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La traduzione italiana di "Ontogeny and Phylogeny", realizzata nel decimo anniversario della prematura scomparsa di Stephen Jay Gould, rappresenta non solo un omaggio a questo grandissimo studioso, ma anche il doveroso completamento della edizione italiana delle sue opere. Uscito nel 1977, "Ontogeny and Phylogeny" è il primo testo importante di Gould e preannuncia quelli che saranno i suoi principali interessi intellettuali. In primo luogo, la storia della biologia - così assente nei lavori accademici main stream. La prima parte ricostruisce infatti la parabola dell'idea di "ricapitolazione" tra Ottocento e Novecento con una ricognizione storica che è ancora oggi una grande lezione per gli storici e i filosofi della scienza: per la completezza della documentazione utilizzata, per la competenza e il rigore con cui essa viene analizzata, per la profonda consapevolezza del fatto che la scienza non vive in una torre d'avorio ma è attraversata da ideologie e "metafisiche influenti" come dai rapporti e dalle pratiche sociali. Si affaccia qui un secondo importante interesse: la critica agli usi ideologici della biologia. Il quinto capitolo, che dà conto dell'"influenza dilagante" dell'idea di ricapitolazione a cavallo tra diciannovesimo e ventesimo secolo in discipline, ideologie e pratiche le più disparate - dalla criminologia, all'educazione primaria, al cosiddetto "razzismo scientifico", alla stessa psicanalisi freudiana - è una chiara anticipazione di "Intelligenza e pregiudizio".